Luca Mercalli alle imprese: “Bisogna affrontare subito l’emergenza climatica”

Il climatologo alla giornata su produzione industriale e ambiente organizzata dalla Silco di Rivalta
Luca Mercalli è intervenuto venerdì 15 ottobre alla giornata organizzata dalla Silco nella sede di Rivalta di Torino per discutere di produzione industriale e ambiente. Il climatologo ha sottolineato l’urgenza di intervenire rapidamente per affrontare l’emergenza climatica ed evitare che il surriscaldamento della Terra provochi conseguenze drammatiche per l’umanità. «Stiamo vivendo – ha detto Mercalli – il periodo più caldo degli ultimi duemila anni, abbiamo registrato 50 gradi a fine giugno in Canada e il 60 per cento dei ghiacciai di montagna è scomparso; se non interveniamo per abbattere l’emissione di anidride carbonica di origine fossile salta la vivibilità del pianeta per l’uomo». Mercalli ha quindi indicato i «quattro pilastri della sostenibilità»: l’uso dell’energia e la sua produzione da fonti rinnovabili, la mobilità elettrica (con l’imperativo a viaggiare di meno), il cibo (in particolare la riduzione del consumo di carne) e un minor consumo di suolo.

La giornata ha registrato gli interventi di Carlo Mapelli del Politecnico di Torino, Riccardo De Lauretis ed Emanuele Peschi di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), Marco Morra, energy manager di Ferrero, Enrico Morgano di Stellantis, Matteo Frigerio di Riva Acciaio, Yvan Trouillot e Cédric Villard di Ecm Technologies, Giorgina Negro (Cnh Industrial) e Francesca Recanati, collegata da Berlino, del Cdsb (Climate disclosure standards board).

Commentano i titolari di Silco, Alberto e Davide Rosso: «Siamo entusiasti del riscontro che abbiamo ricevuto dalle aziende e dalle persone che sono intervenute. Tutti, noi compresi, vogliamo contribuire significativamente a questa sfida; è inutile nascondersi dietro un dito, purtroppo siamo tutti consci di quanto sta accadendo. Siamo di fronte ad opportunità straordinarie per convertire un’intera produzione altamente inquinante ed energivora in una molto più green; ad esempio nell’ambito dei trattamenti termici in bassa pressione Ecm questo è possibile proprio grazie alle nuove tecnologie. Tuttavia, gli sforzi per affrontare questi interventi devono poter essere parzialmente sostenuti da agevolazioni fiscali che li rendano subito attuabili, altrimenti il rischio è di perdere tempo, che non abbiamo».

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